Da: Il corriere della Valle del 25 Aprile 2013
Prosegue il progetto “Orizzonti di Bioetica”
di Luca Ventrice
Non è facile parlare, non solo in Italia ma soprattutto all’interno di una scuola, di argomenti come la bioetica o il rapporto di fine vita. Non è facile perché affrontare certi argomenti senza cadere in facili partigianerie ma cercando di fornire agli studenti un solido apparato bibliografico, filmo grafico e addirittura legislativo è una mole di lavoro impegnativa ma necessaria, ed infine non è facile perché la maggior parte della stessa politica italiana nicchia e prende tempo, non si sbilancia e non legifera in materia di bioetica e biodiritto.
La Lega Italiana contro il Dolore-Valle d’Aosta e il “Liceo Classico XXVI Febbraio” hanno tentato in concerto di superare questo scoglio, comunicativo prima ancora che morale, realizzando il progetto “Orizzonti di Bioetica: Riflessioni sul dolore e sulla finis vitae”, concretizzatosi tra febbraio e aprile 2013, e che ha visto la collaborazione di Daria Pulz – peraltro responsabile LICD-VdA per le scuole – Lucilla Chasseur e Francesca Zanni, docenti di Filosofia e Lettere Classiche nello stesso liceo aostano.
Il progetto, articolato in una serie di lezioni introduttive, era destinato alle classi seconde del triennio liceale e aveva un obiettivo tanto semplice quanto complesso: riflettere sul tema del dolore e approfondire alcuni contenuti della ricerca bioetica sulla vita al suo termine. Le riflessioni, realizzate sotto forma di saggio breve e sviluppate dopo un percorso fatto di lezioni frontali, letture (come l’“Antigone” di Valeria Parrella), film (“Lo scafandro e la farfalla” del regista/ artista americano Julian Schnabel) e lezioni di Biodiritto tenute dal Professor Federico Gustavo Pizzetti dell’Università di Milano, sono state poi corrette e valutate dai docenti e dalla
Presidente stessa della LICD-VdA Maria Grazia Vacchina, ex docente e Sovraintendente agli Studi. I vincitori, premiati in una cerimonia tenutasi nell’aula magna del Liceo Classico sabato 20 aprile, alla fine sono stati parecchi, con molti ex aequo, e vedranno i loro elaborati pubblicati nel terzo DVD curato dalla LICD-VdA dal titolo “Vivere e aiutare a vivere”.
Gli studenti premiati sono stati in tutto dieci, con tre “primi premi” ad ex equo, assegnati a Lavinia Ferretti,
Maria Vittoria Grasso e Silvia Rizzotto (meritevole di lode). Si sono classificati secondi Giada Corti, Alessio Dacisio, Margherita Maione, Michela Parise, Lorenzo Valenti e Alice Veglio, mentre Cecilia Bartaloni, Rachele Di Giovanni, Giulia Girotto, Filippo Machado, Antonio Riccio e Martina Trussonisono arrivati terzi.
Un premio speciale, con tanto di lode, è stato assegnato invece a Elena Ponzetti.
Un grande onore, ma anche una grande qualità di scrittura e intensità di riflessione: «I lavori – spiega la professoressa Vacchina – sono stati tutti scritti benissimo, nonostante qualche refuso e qualche imprecisione riguardo le note bibliografiche e la distinzione tra leggi costituzionali e ordinarie, e a volte riducendo la Chiesa a mero oscurantismo e la laicità ad apertura e libertà in modo troppo semplicistico. Questi ragazzi daranno un grande con tributo alla comunità, non solo valdostana».